Autismo e scuola: come affrontare l'inclusione scolastica al meglio?
Parlare di autismo e scuola significa descrivere una situazione delicata, principalmente nel periodo iniziale di frequentazione. Diventa veramente importante capire i primi segnali di autismo e successivamente creare un percorso individuale di studio e inclusione.
Partiamo dal problema che
i primi segnali dell’autismo non sono semplici da osservare. Gli insegnanti poco preparati possono fraintendere l'autismo e interpretarlo superficialmente come una voglia di solitudine e l'incapacità di comunicare adeguatamente per semplice timidezza. Quanti genitori si sono sentiti dire la classica frase: "non si preoccupi, tanto prima o poi inizia a parlare", con la grave conseguenza di rimandare dei controlli più approfonditi.
I
bambini autistici a scuola di solito faticano a integrarsi e il maestro dovrebbe essere pronto a trovare una chiave per affrontare la situazione (con la collaborazione dei genitori). C'è da dire che purtroppo spesso i genitori non dimostrano una spiccata
resilienza e, invece, in queste delicate situazioni preferiscono "nascondere la testa sotto la sabbia".
Come si capisce se un bambino piccolo è autistico?
Se ti sorgono dubbi sull'eventualità che un bambino possa essere autistico, ti consigliamo di consultare l'articolo sulla
diagnosi precoce autismo disponibile sul nostro blog.
L'articolo affronta una serie di "campanelli d'allarme" a cui è importante prestare particolare attenzione per individuare tempestivamente eventuali segnali di autismo.
Perchè è così importante intervenire prima possibile?
Un
intervento tempestivo può prevenire il peggioramento dei sintomi e favorire l'integrazione del bambino con i suoi coetanei. Durante la fase delicata di individuazione, sia gli insegnanti che i genitori potrebbero aver bisogno del sostegno di uno psicologo scolastico.
I
disturbi dello spettro autistico richiedono una formazione specifica e approfondita per il personale educativo, poiché non possono essere equiparati ad altre forme di disabilità.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che, attualmente, nella scuola italiana
non si osserva ancora una specifica enfasi sulla formazione del personale in merito ai disturbi dello spettro autistico.
Strategie autismo a scuola: perchè sono elementi così importanti?
Il termine "autismo" denota un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da una sindrome comportamentale che emerge nei primi tre anni di vita.
L'autismo è un disturbo che si manifesta con un ampio spettro di sintomi e severità. Questo spettro comprende individui con un grave ritardo mentale fino a pazienti con un quoziente intellettivo più elevato del normale. Di conseguenza la diagnosi può riguardare la
Sindrome di Asperger, che coinvolge pazienti ad alto funzionamento, oppure pazienti a basso funzionamento con gravi disabilità intellettuali e verbali. Questa varietà di manifestazioni rende cruciale una diagnosi accurata e personalizzata per ogni individuo.
Le ricerche hanno confermato un costante aumento dell'incidenza dell'autismo, coinvolgendo ora
oltre l'1% della popolazione scolare. È importante notare che un bambino con DSA trascorre la maggior parte della giornata all'interno dell'ambiente scolastico.
Le implicazioni pratiche, che includono gli aspetti economici ed educativi, sono fondamentali e possono pesare significativamente sull'organizzazione scolastica e sul bilancio familiare.
Come aiutare quindi l'adattamento e l'inclusione in classe?
La scuola ha il compito di fornire un adeguato supporto ai bambini affetti da disturbo dello spettro autistico attraverso personale preparato e aggiornato, al fine di favorire il loro adattamento e inclusione.
In questo contesto, lo psicologo scolastico svolge un ruolo chiave nella formazione degli educatori. Piuttosto che limitarsi a impartire lezioni,
lo psicologo lavora fianco a fianco con gli insegnanti per vigilare sui comportamenti e strutturare l'ambiente e le attività in modo appropriato.
I bambini autistici alla scuola primaria
Autismo infantile a scuola: nelle scuole elementari la gestione della situazione può diventare davvero complessa. In questo contesto, agli insegnanti è affidato il compito di
sviluppare un percorso di apprendimento che consenta al bambino autistico di acquisire nuove conoscenze.
Quando si considera autismo e scuola primaria, l'obiettivo non è solo quello di educare il bambino e aiutarlo a sviluppare le proprie capacità, ma anche di migliorare complessivamente la qualità della sua vita.
Secondo la legge italiana è previsto un
insegnante di sostegno, oltre ad altre figure professionali come educatori e psicologi, al fine di assicurare un adeguato supporto all'inclusione e al benessere del bambino autistico all'interno dell'ambiente scolastico.
Bambino autistico a scuola: cosa fare?
Quando un bambino autistico frequenta la scuola, è fondamentale fornirgli gli strumenti adeguati per interagire con gli altri. Ecco alcuni suggerimenti utili:
- Incoraggiarlo a salutare compagni e insegnanti, promuovendo così la socializzazione e le interazioni positive.
- Insegnargli a chiedere aiuto quando ne ha bisogno, facilitando così la comunicazione e la richiesta di supporto.
- Stimolarlo a condividere le proprie cose, incoraggiando lo spirito di collaborazione e la condivisione.
- Proporgli attività e giochi da svolgere insieme agli altri bambini, favorendo così l'inclusione e il coinvolgimento nella vita di classe.
È importante essere consapevoli del fatto che
potrebbero verificarsi crisi o scoppi di collera, in cui il bambino potrebbe avere difficoltà a gestire le proprie emozioni e le rigidità comportamentali. In questi momenti, è essenziale non forzare il bambino a cambiare le sue abitudini, ma piuttosto osservarlo attentamente per
imparare a anticipare e gestire tali situazioni in modo costruttivo e comprensivo.
Autismo scuola: il PEI - Piano Educativo Individualizzato
La
scelta delle tecniche da adottare per supportare un bambino autistico a scuola non è casuale, ma è il risultato di una stretta
collaborazione tra diverse figure professionali. Queste possono includere insegnanti, terapisti, educatori, psicologi scolastici, logopedisti, psicomotricisti e neuropsichiatri.
Uno strumento cruciale in questo processo è il
Piano Educativo Individualizzato (PEI), un documento
redatto dalla scuola in collaborazione con la famiglia e approvato da entrambi. Il PEI svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nell'inclusione degli alunni con autismo, poiché viene elaborato sulla base della diagnosi funzionale del bambino e comprende obiettivi educativi personalizzati, strategie di intervento e supporto, nonché modalità di valutazione dei progressi.
La collaborazione tra le varie figure professionali coinvolte e la creazione del PEI sono essenziali per garantire un ambiente scolastico inclusivo e favorevole alla crescita e allo sviluppo ottimale del bambino autistico.
L’autismo nella scuola superiore
Nella scuola superiore ci si aspetta che la situazione per gli studenti autistici sia diventata più stabile, poiché le basi dell'apprendimento sono state poste durante la scuola primaria e secondaria.
Di solito, i Piani Educativi Individualizzati (PEI) per gli studenti con disabilità nei licei sono allineati agli obiettivi generali della classe. Questo perché
la scelta di una scuola superiore rispetto ad un'altra
è spesso basata su criteri specifici che tengono conto del percorso educativo del ragazzo e delle sue capacità.
Tuttavia, anche nella scuola superiore, è importante che gli studenti autistici ricevano il supporto necessario per affrontare le sfide specifiche che possono incontrare. La collaborazione tra insegnanti, personale di supporto e famiglie continua a essere essenziale per garantire un ambiente di apprendimento inclusivo e favorevole alla crescita di ogni studente.
Conclusioni sull'autismo a scuola
La scuola italiana ha certamente una vocazione per l'inclusione, ma talvolta questo non è sufficiente.
Ci sono spesso limiti strutturali, come la mancanza di spazi e materiali adeguati, la
scarsa formazione del personale docente e le difficoltà nei contatti, che impediscono un'applicazione efficace dell'inclusività.
Inoltre, se la scuola è lasciata sola, può raggiungere solo un certo punto nell'inclusione degli studenti con autismo.
Pertanto,
è fondamentale coinvolgere tutti gli attori coinvolti nella presa in carico degli studenti autistici. Solo attraverso questa collaborazione può essere garantito un percorso di vita coerente e positivo per gli studenti con autismo.
Autore dell'articolo "Autismo e scuola: come affrontare l'inclusione scolastica":