Guida alla sopravvivenza per persone con Asperger

Guida alla sopravvivenza per persone con Sindrome di Asperger è un libro scritto da Marc Segar.

Guida alla sopravvivenza è un testo di Marc Segar, il prezioso racconto del suo troppo breve percorso di vita.

Infatti Marc era un giovane inglese che purtroppo nel 1997 fu vittima di un incidente in auto. Perse la vita a soli 23 anni.

Il suo libro è una lista decodificata di comportamenti per aiutare una persona Asperger a costruire delle relazioni positive.

Si tratta di una vera e propria "immersione nello spettro", proprio per non averne paura.

Perchè ti consiglio questo piccolo libretto di circa 80 pagine? Continua a leggere la mia recensione della Guida alla sopravvivenza per persone con Sindrome di Asperger e lo scoprirai.

Guida alla sopravvivenza per persone con Asperger
 

Chi era Marc Segar?


Marc era affetto da Sindrome di Asperger, alla cui definizione abbiamo dedicato un intero articolo. Si tratta di un disturbo della parte alta dello spettro autistico caratterizzato da difficoltà qualitative nelle relazioni sociali ma senza compromissione di capacità linguistiche o abilità cognitive.

Marc Segar ha scritto il suo libro diversi anni fa, ma rimane un testo significativo importante.

La Guida alla sopravvivenza di Marc Segar è stata scritta per persone come lui, e anche per coloro che ci hanno a che fare (come genitori, amici o insegnanti).

Marc tratta diversi aspetti del vivere di ogni giorno. La testimonianza delle problematiche affrontate nella sua vita quotidiana si traduce in una serie di consigli.
 
Scuola, lavoro, linguaggio del corpo, umorismo e sessualità: quello di Marc è un testo molto utile per un confronto con chi ci è passato.
 
Si tratta di un prezioso aiuto per tutti quelli che verranno dopo di lui, accomunati dalla stessa diagnosi.

Cosa mi ha insegnato la guida alla sopravvivenza di Marc?

"Le persone autistiche devono capire scientificamente ciò che le persone non autistiche capiscono con il solo istinto".

Marc Segar, conclude con questa ultima frase il suo libro "Guida alla sopravvivenza per persone con Sindrome di Asperger".

Ha scritto questa frase conclusiva perchè riteneva che per una persona autistica fosse più difficile trovare un equilibrio, e questo si può manifestare nei suoi comportamenti e ragionamenti.
 
L'abilità di adattarsi ai cambiamenti delle situzioni e di confrontarsi con la realtà circostante è una caratteristica necessaria per la sopravvivenza. Eppure tutto questo è così difficile da raggiungere per chi nasce nello spettro.

Questo secondo me è l'insegnamento più importante del libro: capire la difficoltà di quello che per la maggior parte risulta così semplice ed immediato.

Non bisogna dare nulla per scontato, ma apprezzare la diversità nell'altro. In tal senso mi sembra una buona cosa finire questa breve recensione citando la prima frase della Guida di Marc:

"Per quanto lontano nel passato ricordi, ho sempre avuto idee e pensieri intricati che mi hanno reso unico".
 

Autore dell'articolo "Guida alla sopravvivenza per persone con Asperger":

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Jacopo
La morte di Marc non fu un incidente, ma bensì un suicidio: lo confermò nel 2007 la sua sorella Emma - con una ricerca con google, si può vedere, per chi volesse, che ella è ancora contattabile - mediante un commento pubblicato in un post di un blog, che trattava della storia di suo fratello. È importante, io credo, specificarlo, perché, come scrive un altro commentatore, sempre in quel post: ''Marc Segar è stato citato come esempio di ciò che accade ai bambini autistici, a cui viene impedito di perseguire le proprie passioni, e come esempio per coloro che provano a farsi coinvolgere troppo nel mondo non autistico.'' Traduzione del post della sorella di Marc: ''La morte di Marc è stato un suicidio, non un incidente d'auto. È uscito sull'M1 nel cuore della notte, ha parcheggiato in un'area di servizio e si è incamminato sull'autostrada. Soffriva di depressione, ma non di attacchi di panico come è stato suggerito, e credo che stesse pensando chiaramente e sapesse cosa stava facendo in quel momento. Aveva scritto una nota molto breve sul suo computer, che non aveva mostrato a nessuno [...]. Non era un grido di aiuto, solo una conferma di intenti.''
21 Febbraio 2023
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