Pairing: creare un legame positivo con bambini autistici

Pairing è la chiave per aprire la porta alla fiducia e all'apprendimento, trasformando l'interazione in un'esperienza piacevole e rinforzante per i bambini con autismo.

Il pairing è un processo utilizzato nella terapia comportamentale, in particolare nell'Analisi Applicata del Comportamento (metodo ABA), per costruire una relazione positiva tra il terapista, l'educatore o il genitore e il bambino, spesso utilizzato nel contesto dell'autismo o di altri disturbi dello sviluppo come ADHD.

Il pairing è un modo fantastico per costruire un rapporto solido tra l'educatore e il bambino: invece di essere visto come "il rompiscatole che vuole far lavorare", l'educatore diventa un "rinforzatore condizionato", capace di rendere le attività più divertenti e piacevoli. In questo modo il terapista non si limita a consegnare premi, ma cerca di rendere ogni interazione con il bimbo piacevole, grazie alla sua presenza.

L'obiettivo del pairing è far sì che il bambino inizi a vedere il terapista, l'educatore o il genitore come una fonte di rinforzo positivo, piuttosto che come una figura autoritaria che vuole farlo lavorare. Ciò si ottiene rendendo le interazioni con il terapista piacevoli e divertenti, associando la presenza del terapista a giochi, attività e premi (come nel caso della token economy, di cui abbiamo già trattato) che il bambino gradisce.

Il pairing è utile per migliorare la motivazione del bambino a partecipare all'insegnamento e all'apprendimento, aumentare la collaborazione, ridurre la frustrazione e lo stress nelle situazioni difficili e promuovere la partecipazione attiva e volontaria del bambino nel processo educativo.

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L'importanza del pairing per lo sviluppo delle abilità sociali

Una delle principali sfide per i bambini autistici è lo sviluppo delle abilità sociali. Il pairing, oltre a costruire un rapporto positivo tra l'educatore e il bambino, può essere utilizzato anche per insegnare al bambino come interagire con gli altri in modo appropriato. Attraverso il pairing, il bambino impara a comunicare, condividere e collaborare con il terapista e, successivamente, con i genitori e coetanei.

Il terapista deve ideare nuovi giochi e attività basati sugli interessi del bambino, osservando sia durante le interazioni tra loro che quando il bambino gioca da solo. Tutto questo deve avvenire nel modo più naturale e meno invasivo possibile, per motivare il bambino a partecipare all'insegnamento con piacere.
 

Il pairing come strumento per l'insegnamento di routine e abilità di vita quotidiana

I bambini con autismo possono avere difficoltà a imparare nuove routine e abilità di vita quotidiana, come vestirsi, lavarsi i denti o mangiare. Il pairing può essere utilizzato per insegnare queste abilità, rendendo l'apprendimento più piacevole e rinforzante.

Per insegnare una nuova routine o abilità, il terapista può associare le diverse fasi dell'attività a rinforzatori graditi dal bambino. Ad esempio, per insegnare a un bambino a vestirsi, il terapista potrebbe iniziare associando il mettere la maglietta con il suono di una canzone preferita. Una volta che il bambino è a proprio agio con questo passaggio, il terapista può passare alla fase successiva, come indossare i pantaloni, e associarla a un altro rinforzatore.
 

Utilizzare il pairing per migliorare la comunicazione non verbale

La comunicazione non verbale, come il contatto oculare, l'uso di gesti e l'espressione facciale, è un'abilità fondamentale che i bambini autistici potrebbero trovare difficile da padroneggiare. Il terapista può utilizzare il pairing per insegnare queste abilità, associando i segnali non verbali a premi o rinforzatori graditi dal bambino.
 

Superare le difficoltà e le paure attraverso il pairing

Il pairing può essere utilizzato anche per aiutare i bambini autistici a superare difficoltà e paure, come ad esempio la paura di nuovi ambienti o situazioni. Presentando lentamente il bambino a questi nuovi contesti e associandoli a rinforzatori positivi, il terapista può aiutare il bambino a sentirsi più a suo agio e sicuro.
 

Il pairing per affrontare la resistenza al cambiamento

I bambini autistici possono essere molto sensibili al cambiamento e potrebbero opporre resistenza quando si presentano nuove situazioni o routine. Utilizzando il pairing, il terapista può gradualmente introdurre cambiamenti, associandoli a rinforzatori positivi, per ridurre l'ansia e la resistenza del bambino.
 

Il ruolo dei genitori nel pairing

Anche i genitori hanno un ruolo importante nel pairing, poiché rappresentano il rinforzatore più gradito dal bambino. Possono usare il pairing per far apprezzare al bambino cibi, giochi o attività che normalmente non gli piacciono, associandoli alla loro presenza o a qualcosa che il bambino ama.

Ricorda però di non esagerare con le associazioni: una volta che il bambino inizia ad apprezzare la nuova attività, è importante sfumare gradualmente la presenza dell'attività o del premio usato per condizionarlo.
 

Un esempio pratico di pairing

Ad esempio, se a Marco piace molto ascoltare la musica ma non gli piace giocare con la pista delle macchinine, il papà può far ascoltare la musica mentre gli presenta la pista. Dopo varie associazioni tra musica e pista delle macchinine, il bambino inizierà a chiedere la pista di sua spontanea volontà. A quel punto, il papà può iniziare a ridurre la presenza della musica, abbassando gradualmente il volume, finché Marco impara a divertirsi con la pista.

Ricorda che è importante seguire le direttive dell'Analista del Comportamento che ha in carico il tuo bambino durante tutto il processo di pairing.
 

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